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Categoria: Ascolto della Parola
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Porta della nostra salvezza
At 2,14a.36-41; Sal 22; 1 Pt 2,20b-25; Gv 10,1-10
Riflettiamo
L’incontro con il Risorto apre ad una relazione, ad un rapporto che è all’insegna della continuità e della fedeltà. Gesù diventa la nostra guida ed il nostro pastore, colui che si prende cura di noi, ma anche il nostro modello. Egli si fa guida della vita dei suoi fedeli proponendo sé stesso come modello da guardare, ascoltare e seguire. È lui da conoscere nella sua umanità, è lui da riconoscere nei suoi tratti di unicità e originalità. Riuniti dalla voce del buon Pastore, rinnoviamo il nostro desiderio di rimanere vicini a lui. Seguire il Pastore vuol dire lasciarsi condurre da lui fuori dal recinto, per assaporare la vita che il Signore ha pensato per noi all’interno della sua creazione.
Preghiamo
O Dio, nostro Padre, che hai inviato il tuo Figlio, porta della nostra salvezza, infondi in noi la sapienza dello Spirito, perché sappiamo riconoscere la voce di Cristo, buon pastore, che ci dona la vita in abbondanza.
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Due dei discepoli erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus…
At 2,14.22-33; Sal 15; 1 Pt 1,17-21; Lc 24,13-35
Riflettiamo
Oggi siamo invitati a seguire le orme dei pellegrini di Emmaus. Anche noi, nel cammino della nostra vita, facciamo una pausa per stare un po’ insieme al Signore. Lo sentiremo presente mentre ci scalda il cuore nell’ascolto della sua Parola. Lo riconosceremo nello spezzare il pane. Lo testimonieremo gli uni agli altri e saremo trasformati anche noi in annunciatori della sua presenza nella vita del mondo. Mentre sentiamo ardere il nostro cuore, scopriamo che la sera non scende più, perché Cristo cammina per sempre con noi. Che sappiamo riconoscere sempre più e meglio la gioia della Sua e nostra Pasqua, perché lo Spirito trasformi le nostre esistenze ad immagine del Signore Risorto.
Preghiamo
O Dio, che in questo giorno santo raduni la tua Chiesa pellegrina nel mondo, donaci di riconoscere il Cristo crocifisso e risorto che apre il nostro cuore all’intelligenza delle Scritture e si rivela a noi nello spezzare il pane.
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Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore, chi crede in me non morirà in eterno.
Ez 37,12-14; Sal 129; Rm 8,8-11; Gv 11,1-45
Riflettiamo
Passare dalla morte alla vita: è la proposta della Quinta Domenica di Quaresima. Nulla appare più certo e più forte della morte. Il duello tra morte e vita è antico quanto l’uomo. Il Padre nel suo Figlio ha mostrato di poter sconfiggere ogni forma di morte che ci rovina l’esistenza: il suo Amore è più forte del nostro peccato, della morte. La morte ci spaventa, ma Dio non ci abbandona al nostro “destino”. Mediante il suo Figlio ci porta a conoscere la vita che dura per l’eternità, che non finisce mai. La risurrezione di Lazzaro è il segno che ci spinge a dichiarare la nostra fede in Cristo risurrezione e vita. Permettiamo al Signore di entrare nelle nostre esistenze, di tirarci fuori dai nostri sepolcri, per camminare nella vita vera.
Preghiamo
Dio dei viventi, che hai manifestato la tua compassione nel pianto di Gesù per l’amico Lazzaro, ascolta con benevolenza il gemito della tua Chiesa, e chiama a vita nuova coloro che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte.
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Si è fatto guida del genere umano che camminava nelle tenebre
per condurlo alla luce della fede1 Sam 16,1.4.6-7.10-13; Sal 22; Ef 5,8-14; Gv 9,1-41
Riflettiamo
Credere in Cristo significa riconoscerlo come il Signore: solo lui può strapparci alla notte, liberarci dalle nostre cecità e dal potere delle tenebre. Solo Gesù è la Luce che consente di andare oltre le apparenze, di scrutare nel profondo, di cogliere nell’esperienza quotidiana l’agire di Dio, per potersi gioiosamente consegnare a Lui. Come il cieco della piscina di Sìloe, accostiamoci a Lui, lasciamoci aprire gli occhi per essere guariti dalla cecità del peccato, perché risplenda in noi la grazia del Battesimo, possiamo leggere e vivere la vita attraverso il dono della fede nella gioia della Pasqua verso cui Egli si muove per noi.
Preghiamo:
O Dio, Padre della luce, che conosci le profondità dei cuori, apri i nostri occhi con la grazia del tuo Spirito, perché vediamo colui che hai mandato a illuminare il mondo e crediamo in lui solo: Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro salvatore.
“DI ME SARETE TESTIMONI” At 1,8- GIORNATA DI PREGHIERA E DIGIUNO IN MEMORIA DEI MISSIONARI MARTIRI 2023
Sono ancora tante le sorelle e fratelli uccisi in missione; ne faremo memoria durante le celebrazioni del prossimo 24 e 25 marzo, anniversario dell’uccisione in San Salvador del vescovo san Óscar Romero. Il loro sacrificio ci sia di stimolo ed esempio di totale dedizione all’annuncio della Buona notizia. Quest’anno ricordiamo con particolare attenzione suor Maria De Coppi, missionaria comboniana, uccisa in Mozambico nel corso di un’azione terroristica. Vogliamo ricordare tanti altri, anche laici e giovani, che nella missione hanno perso la vita testimoniando Gesù e l’amore per il prossimo. Il tema che ci accompagnerà nella celebrazione e memoria dei martiri missionari è “Di me sarete testimoni” (At 1,8). Ne emerge con forza l’invito di Gesù a farsi prossimi ai quanti anelano “vita in abbondanza” che solo Lui può donare, ma anche a riconoscere nella nostra stessa vita la presenza dello Spirito di Gesù che ci trasforma, ci rinnova: la missione è sua iniziativa, e mentre ci invia per testimoniarlo, al contempo ci evangelizza.
Venerdì 24 alle 21:00 presso la chiesa di Santo Stefano a Treviso Veglia di preghiera rivolta soprattutto ai giovani, chiamati a unirsi al “Gruppo Taizè Treviso-Venezia”Seminario: il 24 marzo celebrazione con il conferimento dei ministeri di lettorato e accolitato a sei giovani
Sei giovani seminaristi riceveranno dal Vescovo i ministeri del lettorato e dell’accolitato nel corso della celebrazione di venerdì 24 marzo alle 19 nel tempio di San Nicolò. Verranno istituiti accoliti: Matteo Mason da Loreggia in servizio a San Martino di Lupari, Luca Fecchio da Santa Maria di Sala in servizio a Spinea (Santi Vito e Modesto), Mattia Gardin da Liedolo di San Zenone degli Ezzelini in servizio a Salzano. Verranno istituiti lettori: Maurizio Castellan da Onigo in servizio a Martellago, Francesco Tesser da Marcon in servizio a Camposampiero, Francesco Boz da Santa Bona di Treviso in servizio a Zero Branco, Sant’Alberto e Scandolara. “Siamo grati al Signore per il loro sì – sottolinea il rettore, don Luca Pizzato -. Accompagniamoli con la preghiera in questo tempo che ci prepara alla Pasqua”.