Il 9 febbraio, in occasione del Carnevale di Villorba i locali del circolo NOI sono stati “invasi” dalla festosa compagnia del Gruppo Gelindo.
Dopo la sfilata dei carri mascherati per le strade di Fontane, come non proseguire la festa condividendo crostoli e delizie varie?
Grazie Gelindi! Alla prossima!
Calendario donazioni 2023
Mattino dalle ore 7.30 alle 11.00
presso il Distretto Sanitario di Villorba
Don Roberto e don Luca definiscono la recente celebrazione della Festa della Candelora come occasione di sorpresa, per partecipazione e calore – epifania e promessa per la comunione vera della comunità cristiana. La comunità sta in piedi nel rapporto col Signore che ci crea comunità.
Il Consiglio Pastorale è prorogato. Tecnicamente i consiglieri sono decaduti ma restano in carica in attesa che ci siano le condizioni per il rinnovo secondo i criteri diocesani.
Il Consiglio Pastorale non è un gruppo, non è un parlamentino. È uno strumento operativo, col compito di costruire insieme le decisioni che rimangono in capo ai presbiteri ed in ultima analisi al parroco. È quindi importante, per ciascun membro del consiglio, avere un rapporto reale e vivo con la comunità.
I rappresentanti dei vari gruppi della parrocchia hanno presentato in modo sintetico l’attività ordinaria svolta dal gruppo e le sue caratteristiche (n. persone, frequenza, potenzialità e criticità, ecc.). Seguirà una serie di incontri tra i don (don Roberto, don Luca e don Flavio) ed i singoli gruppi.
È stata illustrata bozza del calendario delle attività già definite per l’anno 2023, per condivisione con gli altri gruppi tentando di evitare sovrapposizioni.
Is 58,7-10; Sal 111
1Cor 2,1-5; Mt 5,13-16
Dio vuole darci il gusto di vivere! In una città senza luce ci si perde. Non c’è gusto a mangiare un pasto senza sale. Una vita senza sapore e senza luce è insipida e desolante. Da veri “cristiani”, disponiamoci ad accogliere il Signore Gesù nella Parola e nell’Eucaristia, per essere confermati nella fede e ricevere il Suo Spirito di Santità, che ci rende “Famiglia di Dio” e testimoni dell’Amore nel mondo intero.
O Dio, che fai risplendere la tua gloria nelle opere di giustizia e di carità, dona alla tua Chiesa di essere luce del mondo e sale della terra, per testimoniare con la vita la potenza di Cristo crocifisso e risorto.
45ª Giornata nazionale per la Vita – Scarica il PDF con il Foglio informativo della Parrocchia
La Liturgia di oggi mette in luce come al Signore siano care la piccolezza, l’umiltà, la povertà di spirito. A una società come quella contemporanea, che ricerca il senso dell’esistenza nella ricchezza, nel successo, nel potere, il Vangelo di oggi indica la strada della vera felicità, quella delle beatitudini del regno di Dio.
Partecipiamo all’Eucaristia per comprendere che Gesù è l’unica ricchezza, la sorgente di ogni beatitudine.
O Dio, che hai promesso ai poveri e agli umili la gioia del tuo regno, dona alla tua Chiesa di seguire con fiducia il suo Maestro e Signore sulla via delle beatitudini evangeliche.
Giovedì 2 Febbraio alle 20:30 celebriamo la festa della Presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio, detta “Madonna Candelora” partendo dalla Casa del Giovane dove abbiamo vissuto la benedizione delle candele. Al termine della Messa ci siamo salutati con un aperitivo nella Casa della Comunità.
Maria è la patrona della parrocchia per questo noi preti abbiamo voluto dare ufficialmente inizio con questa festa agli incontri con Consigli, gruppi, movimenti e associazioni parrocchiali.
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
